Il culto di Hera Lacinia nel Crotonese - Premessa (Parte I)

Il tempio di Hera Lacinia a Capo Colonna ricostruito dalla Soprintendenza. Tesi di laurea di Salvatore Ventura università statale di Milano: Scienze dei beni culturali. (CREDIT: LA PROVINCIA KR)

Il Santuario di Hera Lacinia

Il grande santuario extra-urbano dedicato a Hera Lacinia è di certo, tra le aree sacre del mondo ellenico di epoca arcaica, il più importante della Magna Grecia.

Colonna superstite

L’area archeologica di Capo Colonna è un sito archeologico statale situato in località Capo Colonna, vicino Crotone.

Premessa

Fin da bambino, la zona del Promontorio di Capocolonna, ma in assoluto tutta mia città, Crotone, ha esercitato su di me un fascino forte, particolare. Un legame che ho scoperto essere sempre più forte. Sensazioni vive e nitide che vorrei ma non so spiegare. Il vento, la luce accecante del sole, i colori dei papaveri e del grano. L’odore del mare. Tutto qui mi ha sempre trasportato verso qualcosa di lontano e vicino allo stesso tempo, e che quando mi sono allontanato mi è mancato profondamente. Da bambino, andare su quelle alture isolate era quasi come fare una gita. Anche se distante pochi chilometri da casa mia, ogni volta mi sembrava di andare in un posto perduto, un “non-luogo”. Sentivo le persone anziane dire: “una volta Crotone faceva parte della Magna Grecia”. Ma non capivo. Immaginavo, fantasticavo. Prima di intraprendere gli studi universitari non sapevo praticamente nulla del perché quella splendida colonna dorica se ne stesse lì, in bilico tra la gloria e la rovina, tra la terra e gli abissi del mio amatissimo mare Jonio. Solo dopo ho avuto la possibilità di comprendere l’importanza della civiltà greca, dei suoi principi rivestiti dal racconto mitologico. Tutto aveva un significato profondo; luoghi, storie, personaggi, azioni. A coronamento del mio percorso di studi non ho avuto dubbi nel voler scoprire la storia culturale della colonia crotonese. Questo lavoro vuole essere un piccolo approfondimento sui valori mitologici del passato, portatori di storia e civiltà; sull’identità culturale e religiosa da sempre cercata dal popolo crotonese. L’aspetto sul quale ho voluto concentrarmi è soprattutto quello religioso, preponderante per ogni tipo di società, su quella capacità di creare e aggregare gruppi di persone che riescono a sentirsi parte di un qualcosa, che possono credere. Ho voluto scoprire proprio in che cosa prestavano fede gli antichi coloni achei che qui fondarono la mia città, Crotone appunto. Cosa li avesse mossi nel fondare qui il Santuario dedicato ad una tra le più grandi dee greche, Hera. Attraverso l’analisi dei lavori di illustri archeologi e letterati ho cercato di afferrare quali fossero le peculiarità del culto, i riti e le feste a lei dedicate e presenti nel cosmo religioso della colonia, e di riscoprire gli altri Santuari presenti nella zona del crotonese. Ho cercato di comprendere come i crotoniati avessero concepito e organizzato il Santuario nella società della chora e come questo fosse considerato all’interno della Magna Grecia. E attraverso lo studio del culto greco ho cercato di capire come in un’altra devozione, più nuova, cattolica e incentrata sulla figura della Madonna stabilitasi sempre in questa zona, aspetti del culto ellenico fossero confluiti verso quello cristiano. Ho cercato di riallacciare i fili di una continuità cultuale presente in questo luogo, che partendo dall’epoca della colonizzazione achea si è protratta ai giorni nostri e proiettata verso il futuro.

(CREDIT: LA PROVINCIA KR)

IL DIADEMA DI HERA LACINIA

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